C’è un paesaggio interiore,una geografia dell’anima; ne cerchiamo gli elementi per tutta la vita. Chi è tanto fortunato da incontrarlo scivola come l’acqua sopra un sasso,fino ai suoi fluidi contorni, ed è a casa. Alcuni lo trovano nel luogo di nascita. Altri possono andarsene, bruciati, da un luogo di mare e scoprirsi ristorati nel deserto; ci sono quelli nati in campagne collinose che si sentono a loro agio solo nell’intensa e indaffarata solitudine della città. Per qualcuno è invece la ricerca dell’impronta di un altro, un figlio, una madre, un nonno o un fratello, un innamorato, un marito, una moglie, un nemico. J. H.
Spesso, sempre più, l’essere umano ha difficoltà ad agire bene con se stesso, ad ascoltarsi e rispettare il proprio sentire reale, interno, e non quello derivante dalle influenze provenienti dall’esterno. Ci si dimentica di noi in quanto essere comprendente una dualità da curare e nutrire equilibratamente. Ne nasce una incapacità di rapportarsi agli altri con coscienza di se, viziando i rapporti con menzogne,inganni,punti di vista distorti sugli accadimenti.
Come è possibile che qualcuno veda chiaro quando non vede nemmeno se stesso, né quelle tenebre che egli stesso proietta inconsciamente in ogni sua azione?”
Si fa di tutto, anche le cose più strane, pur di sfuggire alla propria anima.
Ed è quello che Pietro fa. Occupa il suo tempo per non sentirlo vuoto,senza chiedersi realmente cosa voglia fare, cercando di riempire esteriormente una mancanza che proviene da dentro ed ha origini ben più profonde. Un giorno,tornando a casa incontra Mira. L’incontro armonico che ne verrà, cambierà irreversibilmente entrambi.
Pietro è un giovane operaio addetto alle pulizie di vetri e specchi di uno dei tanti edifici che si trovano nelle grandi città . Nella meccanicità e nel sacrificio espresso per compiere questa mansione si percepirà tutta la frustrazione e la disperazione di chi accetta di fare una cosa per bisogno momentaneo e che poi si trova sopraffatto da tutto ciò che doveva essere soltanto temporaneo. Un giorno, di ritorno da lavoro,Pietro viene sorpreso da Mira, giovane e affascinante ragazza, a provare a lanciarsi dal molo per farla finita. Mira però con un lucido racconto di un annegamento riesce a distogliere Pietro dal farlo. Proprio quando Pietro pensa di essere di ritorno a casa e di aver dimenticato quella situazione imbarazzante ecco che sul treno di ritorno a casa ritrova Mira. Ne nasce un dialogo indiretto fatto di pensieri e mai di parole, alla fine di cui Pietro decide di scrivere una lettera per l’incapacità di parlarle, ma durante la stesura di quest’ultima Mira scende dal treno all’ultima fermata e Pietro si ritroverà a cercarla senza trovarla. Uscito dal treno ormai al capolinea si ritroverà a leggere la lettera a se stesso riflesso nel finestrone del treno. Ed è qui che Mira riappare e presentandosi concretamente per la prima volta gli chiede di seguirla. Si ritroveranno in un posto diverso dalla stazione,su di un molo, ed in cui Mira lo spingerà ad essere ciò che sente invitandolo a saltare da un scoglio posto in alto e dal quale lei dice di riuscirlo a prendere, ma nell’attimo in cui Pietro chiude gli occhi e tenta il salto si ritroverà alla situazione iniziale in cui Mira gli stringeva la mano nell’atto di presentarsi, con il dubbio che tutto ciò fosse realmente accaduto o fosse solo frutto della sua immaginazione. Mira lo scuote iniziando a comunicare con Pietro dicendo in maniera semplice come lo percepisce, cosa pensa di lui, da qui ne conseguirà una serie di immagini di vita insieme e al culmine delle quali Mira gli chiederà di partire per un viaggio, capace di farli incontrare veramente come persone. Ma a questo invito Pietro farà un passo indietro allontanandosi dalla visione di Mira. All’atto di questo prendere le distanze Pietro si ritroverà ancora una volta a quella situazione in cui Mira si era appena presentata, iniziando a percepire sempre di più la confusione. Ripensando al distacco e percependolo come errore, Pietro invita Mira a fare due passi. Si ritroveranno al luna park, nella casa degli specchi, dove Mira spiegherà a Pietro di essere una parte di lui e che dare ascolto a se stessi per comprendersi è l’inizio di un percorso che potrà portare ad essere una persona migliore, per se stessi e per gli altri.
Dario Rea, Anna Bocchino, Arturo Scognamiglio
Arturo Scognamiglio
Luca Serafino
Stefano Morelli, Marco Mati
Sara Oropallo
Teresa Raiano